domenica 20 giugno 2010

iPad coming to church altars with daily missal app

ROMA — Un prete italiano ha sviluppato un'applicazione che consentirà di celebrare la messa con l'iPad al posto del regolare messale romano.

Il reverendo Paolo Padrini, un consulente del concilio Vaticano Pontificio per le Comunicazioni Sociali, ha affermato che l'applicazione gratuita sarà lanciata sul mercato a Luglio in diverse lingue (inglese, francese, spagnolo, italiano e latino).

Due anni fa, Padrini, sviluppò "iBreviary", un applicazione che ha portato direttamente sull'iPhone il libretto delle preghiere giornaliere. Ha affermato che da allora, quasi 200'000 persone l'hanno già scaricato.

L'applicazione per iPad è simile, ma in più contiene l'intero messale - tutto cio' che viene detto e cantato nella messa durante l'anno liturgico. Ha inoltre affermato che saranno previsti aggiornamenti per funzionalità audio, nonché commenti e suggerimenti per omelie così come per il sottofondo musicale.

"La carta stampata non scomparirà mai" ha detto in un intevista telefonica dalla sua canonica in Tortona, nel nord del Piemonte. Ma, allo stesso tempo, "non dobbiamo scandalizzarci se sugli altari ci saranno questi strumenti di supporto alla preghiera".

Padrini, 36 anni, si aspetta che i preti che hanno viaggiato molto per lavoro troveranno quest'applicazione molto utile, rilevando che recentemente si è trovato a celebrare messa in una piccola parrocchia dove il messale era "un libricino, piccolo e vecchio".
"Sarebbe stato meglio aver avuto il mio iPad, e non quel vecchio libricino" ha affermato.

Papa Benedetto XVI, un amante della musica classica a cui è stato regalato un iPod 2006, ha cercato di raggiungere i giovani attraverso i nuovi media: il Vaticano aggiorna regolarmente i suoi canali su YouTube e Facebook. Sulla base del successo di "iBreviary", Padrini è stato reclutato dal Vaticano per supervisionare il programma di sensibilizzazione dei giovani nei nuovi media, http://www.pope2you.net.

Ha inoltre sottolineato che l'applicazione per l'iPad, come "iBreviary", sono state lanciate su sua iniziativa personale e non sono, quindi, iniziative ufficiale del Vaticano. I funzionari del Vaticano hanno già lodato "iBreviary" come un nuovo modo di evangelizzazione.


Nicole Winfield
Pubblicato il 19 Giugno 2010
articolo originale


giovedì 25 marzo 2010

Una notizia degna di nota

LONDRA - L'ex agente del Kgb Alexander Lebedev ha acquistato l'Independent e l'Independent on Sunday, due dei più rispettati giornali britannici, per il costo simbolico di una sterlina (visti i gravi problemi finanziari dei due giornali). Infatti la società Independent News and Media (IMM), ex proprietaria del quotidiano britannico, aveva appena annunciato per il 2009 perdite per 31,4 milioni di euro sui risultati preliminari. Lebedev, oggi imprenditore di successo, aveva già acquistato l'Evening Standard, giornale serale gratuito londinese.

L'operazione sarà conclusa entro maggio, se non sorgeranno ostacoli da parte dell'Antitrust. Lebedev, 50 anni, una fortuna stimata in 2,2 miliardi di sterline, aveva giù manifestato il suo interesse per il gruppo editoriale in forte difficoltà nell'aprile del 2009. Dei negoziati erano stati subito allacciati allora tra Lebedev e la IMM, ma erano stati poi sospesi per permettere alla società di rinegoziare i suoi debiti per 1,3 miliardi di euro. Le trattative con Lebedev erano poi riprese a dicembre. Fondato nel 1986, l'Independent aveva in febbraio una diffusione di 183.547 copie, cioè il 10,88 per cento in meno di un anno fa.


Pubblicato su Repubblica, qualche ora fa


lunedì 22 marzo 2010

"ad ognuno le sue regionali"


A OGNUNO LE SUE REGIONALI
Eric Vamir, Radio France, Francia.
Traduzione: Nazzareno Mataldi




Sui siti internet italiani sono in molti a chiedersi perché. Le notizie sul caos delle liste elettorali del Pdl hanno appena sfiorato i mezzi d'informazione stranieri. A una conferenza stampa alcuni giornalisti ce l'hanno perfino chiesto esplicitamente: "Perché non v'interessa un fatto così grave?". Un giornalista tedesco ha risposto: "Di recente il governatore della Bassa Sassonia, Christian Wulff, è andato in vacanza a Miami con la famiglia. Ha pagato i biglietti di tasca sua ma la compagnia aerea l'ha fatto viaggiare in una classe superiore. La notizia ha suscitato uno scandalo e Wulff è stato costretto a pagare la differenza. Capite, allora, che le vostre storie di imbrogli e truffe non divertono più nessuno all'estero, sono surreali e incomprensibili".

In Francia succede lo stesso. L'argomento "caos liste" non ha suscitato l'interesse dei direttori. "Ancora una polemica all'italiana che finirà con una soluzione su misura", dicono.


Di Eric Valmir, Radio France, Francia.
Traduzione di Nazzareno Mataldi
Articolo pubblicato nel numero 838 dell'"Internazionale".



venerdì 19 marzo 2010

The Berlusconi Show

Provate ad immaginare. Il giorno delle elezioni, 6 Maggio o giù di lì. La Gran Bretagna è chiamata alle urne. Una volta lì, date un'occhiata alla scheda elettorale e vi viene lo sconforto. Laburisti, yawn! Conservatori, ronf! Chi è che vuole Gordon Brown o David Cameron alla guida del nostro paese, se i loro interessi sono solo politici? Allora, cancelliamo tutti i nomi e ne scriviamo altri al loro posto - stelle dello spettacolo, magnati dei media, razzisti, cantanti da navi da crociera, playboys, donnaioli, criminali, evasori fiscali, cose del genere. Persone che renderebbero la Gran Bretagna più divertente.

Poi, dopo i conteggi - com'era prevedibile, va detto - nessuno ha raggiunto la maggioranza assoluta. Ehi, nessun problema, il primo ministro puo' essere un posto di lavoro che puo' essere condiviso. Ed è così che il 6 Maggio 2010 o giù di lì eleggiamo Rupert Murdoch, Peter Stringfellow ("Immagino che questo sarà un Parlamento stabile" esordirebbe con questa battuta), Jane McDonald, Bruce Forsyth, Ron Atkinson, Lord Ashcroft e i gemelli Kray a guidare il nostro Paese. I Krays sono morti? Beh, gli altri possono coprirli, che Dio abbia cura delle loro anime.

Giusto, il governo ha bisogno di scegliere anche i canditati Europarlamentari. Rupert sceglie qualche sventola da Page Three, Peter prende qualcuna tra le sue ballerine di lap dance preferite; Jane, che ha viaggiato un bel po', decide di andarci lei. Ah ah! Bella questa, Jane! Seriamente, amore, ma guardati! Hai quasi 40 anni! Al suo posto prendiamo Shilpa Shetty dall'ultimo Grande Fratello, ma anche Ron ha la sua prenotazione...

Che intendete dire con "tutto cio' è inverosimile"? E' successo - e continua a succedere - in Italia. Proprio come abbiamo scritto sopra. Fatta eccezione per il "posto da primo ministro condiviso", perché lì c'è un solo uomo che copre tutte le basi. Meno Male che Silvio c'è. Questo è l'inno del suo partito, tradotto rozzamente con "Grazie a Dio per Silvio".

Nel "The Berlusconi Show" (BBC2) – un ottimo titolo – il giornalista Mark Franchetti, andato via dal suo paese natale ormai da 20 anni, cerca di andare indietro per scoprire come diavolo ha fatto un clown a diventare il leader di una democrazia europea nel ventunesimo secolo. Ad essere sinceri, l'approccio di Franchetti è molto migliore di quello descritto sopra: parla con tanta gente di tutti gli schieramenti, e guarda al contesto storico nel quale Berlusconi è salito al potere; è un reportage corretto e bilanciato. Per lo spettatore, però, ciò che viene fuori è una roba che fa venire i brividi. Non che non lo si sapeva già: il controllo dei media, le presunte connessioni con la mafia e la corruzione, i collegamenti con l'estrema destra, i processi, le modifiche legislative, le escort e le ragazzine, le operazioni di chirurgia estetica, le feste, le gaffes, la mancanza di rispetto mostrata ad Angela Merkel, L'appellativo "abbronzato" riferito a Barack Obama. Proprio così, quando ti viene presentato tutto insieme, ti cascano le braccia a terra. Ma come cavolo è potuto succedere? E di nuovo. E di nuovo. E' stato eletto tre volte!

"Per 15 anni, gli italiani lo hanno supportato con il loro voto democratico", dice un giovane membro del partito. "Ci sono due spiegazioni: o gli italiani sono stupidi e non si rendono conto di chi stanno votando, oppure per 15 anni hanno continuato a fidarsi di lui."

Non sono sicuro che entrambe si escludano a vicenda, sbaglio? B esiste grazie ad A. E non tutti gli italiani, solo una grande parte. O forse gli italiani sono un popolo che perdona molto. Comunque, è stato straordinario, affascinante e preoccupante allo stesso tempo


Sam Wollaston
Pubblicato su The Guardian in data 18 Marzo 2010
Articolo in inglese su www.guardian.co.uk


mercoledì 17 marzo 2010

Hysteria, tears in Berlusconi book on Italy's love


(Reuters) - Messaggi isterici e strappalacrime scritti da italiani che implorano il primo ministro Silvio Berlusconi di perseverare, dopo l'attacco subito lo scorso anno, riempiono un nuovo libro in vendita nei negozi proprio mentre la campagna elettorale per le elezioni regionali entra nel vivo.

Pubblicato dalla Mondadori, azienda di proprietà di Berlusconi, "L’amore vince sempre sull’invida e sull’odio" raccoglie 650 messaggi di supporto (scelti tra piu' di 50'000) che gli sono arrivati dopo che un uomo mentalmente instabile gli scagliò una statuetta in faccia durante un raduno nel mese di Dicembre, rompendogli il naso e qualche dente.

Berlusconi, conivolto in uno scandalo sessuale e in continua lotta con i giudici, ha visto la crescere la sua popolarità subito dopo l'attacco. Ma gli scandali sulla corruzione e i pasticci sulle liste elettorali per le elezioni regionali, recentemente, hanno dato una spinta a far scivolare in basso la sua posizione.

I messaggi, giunti dall'Italia intera, ma anche dal Vietnam, hanno toni di sfida -- "Fai vedere loro che sei indistruttibile" -- disperazione e sentimentalismo -- "Ti preghiamo, non abbandonarci, e se puoi, clonati!" -- sfiorano l'isteria.

"Vedendo il tuo volto insanguinato, mia moglie mi ha stretto forte la mano e ha gridato singhiozzando "Madonna mia, salva Silvio!", scrive Carlo F. "Primo ministro, siamo sull'orlo di un precipizio: solo tu puoi salvarci e puoi garantire un futuro ai nostri nipoti. Abbiamo pregato per te e continueremo a farlo tutti i giorni"

In un'altra, "Nonna Norina" invoca l'aiuto della mamma defunta: "Tua madre in paradiso possa proteggerti e donarti la forza e la serenità per continuare il tuo lavoro."

Altri scrivono di aver pianto, che "Sono rimasto scosso come se fosse stato mio padre ad essere stato attaccato" e "Senza di te, lascierei l'Italia".


LE ELEZIONI DI QUESTO MESE


Con il libro nei negozi proprio mentre Berlusconi cerca di di mobilitare gli elettori per il voto del 28-29 Marzo, il quotidiano di sinistra La Repubblica lo ha giudicato un espediente elettorale e l'ha beffardamente definito "Il piccolo libro bianco di Silvio Ceausescu".

"Va detto con forza che questo libro principalmente è un volantino elettorale, pura propaganda su carta patinata," ha scritto Francesco Merlo sul quotidiano.

Nella prefazione al libro, Berlusconi ha detto che la solidarietà che gli è stata mostrata gli ha permesso di affrontare tutte le "calunnie, offese, accuse false" che ha dovuto affrontare nel corso dell'anno e che il libro è nato dal suo desiderio di dare i messaggi di un certo riconoscimento.

"Pensate solamente che nei primi due giorni dopo l'attacco ho ricevuto più di 50'000 messaggi via internet, centiania di fax e mazzi di fiori" ha scritto Berlusconi.

"Tutti i leader dei paesi amici mi hanno telefonato. E c'è stato un continuo pellegrinaggio, prima in ospedale e poi alla villa di famiglia ad Arcore."

Una doppia pagina centrale, con statistiche su vari progetti del governo e testi di due discorsi del 73enne Berlusconi, completa il libro, dedicato "all'Italia che sa amare". In compertina, un ritratto giovanile di Berlusconi, sorridente.


Deepa Babington
Pubblicato dall'agenzia Reuters in data 16 Marzo 2010
Articolo in inglese su www.reuters.com


lunedì 15 marzo 2010

Silvio Berlusconi in ‘protection deal with mafia’


Il primo ministro italiano, il miliardario Silvio Berlusconi, incontrò un padrino mafioso per chiedergli protezione. Questo è quanto emerge dalle testimonianze raccolte negli anni dai vari pubblici ministeri.

Informatori della mafia affermano che l'incontro avvenne a Milano nel 1974, quando Berlusconi era già un ricco industriale, negli uffici delle aziende di sua proprietà. Gli informatori hanno riferito che Berlusconi incontro' Stefano Bontade, allora uno dei maggiori boss mafiosi, perché temeva per l'incolumità della sua famiglia nei tempi in cui in Italia era afflitta dal fenomeno dei rapimenti di persone di alto profilo.

Francesco Di Carlo, uno degli scagnozzi di Bontade che ora si trova in carcere, raccontò ai procuratori che era presente a quell'incontro. Afferma che Berlusconi chiese aiuto per far sì che ne' lui ne' i suoi figli potessero essere rapiti da altri clan mafiosi.

Stando alla testimonianza dello scagnozzo, Bontade diede la sua parola che si sarebbe personalmente assicurato di garantire la sicurezza a Berlusconi. In cambio, Berlusconi disse al padrino che era "a sua disposizione, per qualsiasi cosa."

Ora senatore, Dell’Utri fu condannato nel 2004 a nove anni di reclusione per favoreggiamento alla mafia. Negò le accuse e ricorse in appello - è ancora un uomo libero, secondo il sistema giudiziario italiano. Dell'Utri e Berlusconi negarono di aver incontrato Bontade. Ma i magistrati credono alla testimonianza di Di Carlo, il quale fu appoggiato da un altro boss mafioso, anch'esso un pentito.

"Secondo il nostro punto di vista, Dell'Utri ha rapporti molto stretti con la mafia. Si comporta da ambasciatore per la mafia, facendo i suoi interessi insieme a quelli dell'industriale piu' ricco d'Italia.", ha affermato Domenico Gozzo, uomo chiave nel processo contro Dell'Utri.

"Invece di andare dalla polizia, Berlusconi si rivolse a Dell'Utri quando inizio' a preoccuparsi per la sua sicurezza. Chiese al suo amico di trovare una soluzione. Dell'Utri fece proprio questo durante l'incontro con un capo mafioso, Stefano Bontade, al quale partecipò anche Berlusconi. Bontade promise di mandare una parsona per proteggere berlusconi e la sua famiglia. Perché? Perché Berlusconi suscitò l'interesse di Cosa Nostra, prima come imprenditore, poi come politico."

Subito dopo il presunto incontro con Bontade, che fu ucciso in una faida tra clan mafiosi nel 1981, Berlusconi assunse Vittorio Mangano, un mafioso.

Il lavoro ufficiale di Mangano era quello di gestire la lussuosa villa del magnate ad Arcore, fuori Milano. Visse nella villa a 145 stanze per due anni, accompagnando persino i figli di Berlusconi a scuola.

I procuratori sospettano che Mangano fu l'uomo che Bontade aveva promesso a Berlusconi per proteggere lui e la sua famiglia, così da mandare un segnale agli clan mafiosi che Berlusconi era sotto la diretta protezione della mafia. Berlusconi e Dell'Utri affermano che non erano a conoscenza che Mangano fosse un criminale. Ad ogni modo, Mangano fu arrestato due volte mentre lavorava per Berlusconi.

"Mangano era gia' un criminale con diversi precedenti quando Berlusconi lo assunse", ha affermato Gozzo.

Nel 2000 Mangano, che stava scontando una sentenza di due anni per narcotraffico, fu trovato colpevole di duplice omicidio. Morì prima di andare in appello. Berlusconi e Dell'Utri lo hanno sempre dipinto come un eroe perché si è rifiutato di fare falsa testimonianza contro di loro.

"Mangano si è sempre comportato bene con noi", ha affermato Berlusconi nel 2008.

"Ha avuto alcuni problemi con la legge, ma io non sono a conoscenza che sia mai stato giudicati colpevole", ha aggiunto, riferendosi al fatto che il ricorso Mangano non è mai stato ascoltato.

Il primo ministro non è mai stato accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Gozzo e altri magistrati hanno cercato di interrogarlo su Dell'Utri, sui suoi presunti legami mafiosi e su alcuni fondi investiti nelle sue imprese, ma Berlusconi ha scelto di rimanere in silenzio, citando il suo diritto di farlo secondo la legge italiana, il che è stato anche affermato da altri pentiti mafiosi che hanno confermato che la mafia ha sostenuto Forza Italia. L'ultima accusa risale allo scorso Dicembre ed è di Giuseppe Spatuzza, un sicario della mafia, ora in prigione, che uccise 40 persone ed eliminò i suoi rivali sciogliendoli nell'acido. Ha raccontato agli inquirenti che Berlusconi e Dell'Utri hanno avuto contatti con i fratelli Graviano, due boss mafiosi.

Berlusconi, 73 anni, ha rabbiosamente respinto tutti i sospetti di associazione con la mafia e afferma di essere vittima di una cospirazione orchestrata dalle toghe rosse. Ha recentemente detto che nessun presidente italiano ha fatto più di lui per combattere la mafia

"Dal momento in cui Dell'Utri ha fatto entrare in scena Mangano, ha messo Berlusconi nelle mani della mafia", ha detto Marco Travaglio, uno dei giornalisti di punta sui processi contro Berlusconi.

“Cosa Nostra non è come un taxi che puoi salirci, pagare il viaggio, scendere e salutare. Una volta che sei su non puoi più scendere. Berlusconi è terrorizzato che il suo passato possa ritornare a galla."

Mark Franchetti condurrà un servizio sul primo ministro italiano in "The Berlusconi Show", martedì sul canale BBC2


Mark Franchetti
Pubblicato sul Times in data 14 Marzo 2010

Articolo in inglese su www.timesonline.co.uk

Primo Post

Nasce oggi, dall'indignazione nei confronti della stampa italiana incapace di dare e fare informazione libera, questo blog libero ed indipendente.
Nasce con lo scopo di mostrare gli articoli più importanti dei vari quotidiani del mondo, tradotti per voi da me personalmente.

Incentrato principalmente su notizie politiche, il blog spazierà su piani diversi, quale arte, cultura, sport, moda e costume.

Come ci vedono gli altri?
Davvero l'Europa e il mondo intero ci guardano dall'alto verso il basso?
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